
A cura di FGU – Federazione Gilda Unams
D: Quali criticità applicative presenta l’art. 8 del DL 71/2024 sulla riconferma del docente di sostegno?
Elena, Roma
R: L’art. 8 del DL 71/2024, convertito nella Legge 106/2024, introduce, a partire dall’a.s. 2025/26, la possibilità per le famiglie degli alunni con disabilità di richiedere la conferma del docente di sostegno supplente già in servizio l’anno precedente all’interno della classe frequentata dal figlio. Pur finalizzata a promuovere la continuità didattica, fondamentale per oltre 300.000 alunni con disabilità in Italia, la misura presenta diverse criticità operative e giuridiche. In primo luogo, essa deroga alle regole ordinarie delle GPS, attribuendo al docente richiesto una precedenza assoluta, indipendentemente da punteggio ed eventuali diritti di riserva, con il rischio concreto di violare i criteri di equità e trasparenza che regolano le nomine.
Inoltre, si affida al dirigente scolastico il compito di validare la richiesta “sentiti i consigli di classe e il GLO” e in coerenza con il PEI, ma senza indicazioni procedurali dettagliate, aprendo la strada a disparità interpretative, pressioni indebite e potenziali contenziosi.
Introdurre un fattore soggettivo in un ambito che dovrebbe restare regolato da criteri oggettivi mina la coerenza del sistema. La vera risposta al bisogno di continuità è la stabilizzazione di almeno 40.000 docenti specializzati, tramite la trasformazione di parte delle 79.000 cattedre in deroga di sostegno in organico di diritto, non con scorciatoie normative che rischiano di compromettere la regolarità delle nomine e il rispetto delle graduatorie.
Simone Capraro
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