
“Non è la dimensione della classe ad avere un impatto, ma la personalizzazione della didattica: il tema di una formazione costruita su misura dello studente è la vera sfida del futuro”, anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale. A dirlo, il 29 maggio, è stato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenuto in collegamento alla presentazione dello studio “Divari scolastici in Italia” realizzato dalla Fondazione Agnelli e Rocca.
I risultati della sperimentazione sull’uso degli algoritmi, ma anche di ChatGPT e in generale dell’intelligenza artificiale nei contesti scolastici sembrano dare conforto alla tesi del ministro dell’Istruzione e del Merito.
“Abbiamo avviato l’intelligenza artificiale in quattro regioni – ha detto il numero uno del dicastero bianco di Viale Trastevere – per la personalizzazione della didattica, i primi risultati sono estremamente incoraggianti: ebbene, la Calabria è stata la prima regione a partire e il prossimo anno scolastico vogliamo estendere” il progetto “ad altre scuole”.
A proposito dei dati incoraggianti sul numero di alunni che ogni anno lascia la scuola, Il Ministro ha detto che “la dispersione esplicita e quella implicita sono in netto miglioramento e in particolare la dispersione delle ragazze in Italia è nettamente inferiore alla media europea. Inoltre le competenze in italiano, matematica e inglese vedono un aumento superiore nel mezzogiorno rispetto al centro nord. Ed è interessante il dato sugli studenti eccellenti: si passa dal 13,3 al 15% con un aumento maggiore al sud”.
Valditara ha quindi parlato dello “straordinario ruolo dell’autonomia scolastica: trovo incredibile il modo di sperimentare, innovare di tante scuole”, ha detto, aggiungendo che per recuperare i gap occorre partire con “un percorso plurimo, ricco e differenziato: le realtà sono diverse, non è neppure vera la contrapposizione nord-sud ma talvolta, nelle grandi città, tra centro e periferia: gli apprendimenti sono inferiori di molto in periferia“.
Il ministro ha quindi ricordato le misure messe in campo: il docente tutor e orientatore, Agenda Sud – oggi è stata lanciata la seconda fase – e da settembre dello scorso anno Agenda Nord, rafforzamento delle competenze di base: italiano, matematica e inglese; scuola aperta al territorio, nuove modalità didattiche, con teatro musica, sport, supporto psicologico e sociale.
“Una preside a Caivano – ha detto il Ministro – mi ha detto che grazie a queste misure i ragazzi tornati a scuola”.
Sugli asili nido, Valditara a spiegato che “i target previsti erano irrealistici, anche a seguito dell’aumento dei costi a causa dell’inflazione ma abbiamo comunque superato obiettivo di Barcellona fissato al 33% per il 2027”.