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GLI ESPERTI RISPONDONO

Giornata europea contro violenza sugli operatori sanitari. Dai medici l’invito ai Governi Ue: “Proteggete i professionisti della sanità”

Sottoscritto dal Consiglio degli Ordini dei Medici Europei un Manifesto per rafforzare le leggi vigenti, realizzare un meccanismo di monitoraggio esteso a tutta l’Europa, e implementare i programmi di prevenzione e di assistenza alle vittime di violenza

12 MAR – “Oggi, 12 marzo 2020, è una giornata importante, anche se celebrata in un contesto reso ancor più triste dal diffondersi del Covid-19: è la prima Giornata europea di sensibilizzazione contro la violenza nei confronti dei medici e degli altri operatori sanitari”.

Così il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. La Giornata è stata istituita dal Ceom, il Consiglio degli Ordini dei Medici Europei.

“Quello delle aggressioni a medici e infermieri è un fenomeno in crescita, che non riguarda solo l’Italia ma che si estende anche agli altri Paesi europei, con picchi, ad esempio, in Spagna e in Belgio – spiega Nicolino D’Autilia, responsabile Settore Estero Fnomceo, che del Ceom è past president e attuale vicepresidente -. Si tratta di un tema che è al centro dell’attenzione del Ceom. Abbiamo istituito uno specifico gruppo di lavoro, coordinato dal dottor Roland Kerzmann e del quale faccio parte, che si occupa proprio di raccogliere dati e informazioni. Non solo, a fine dicembre, a Lisbona, abbiamo deciso all’unanimità di istituire una giornata europea annuale contro la violenza sugli operatori sanitari”.

Violenza che, ai tempi del Covid-19, assume nuove forme: è notizia di ieri quella degli sputi rivolti agli operatori da un uomo che, a Napoli, era in fila per effettuare il tampone. Violenza contro la quale la Fnomceo ha lanciato la campagna “E poi la vita, chi te la salva?”: una serie di tre spot, protagonisti una donna, un uomo, un ragazzo salvati grazie all’intervento dei medici.

Il Ceom ha proposto un Manifesto, sottoscritto anche dalle altre organizzazioni europee di medici, che contiene una call to action, rivolta ai Governi e agli stakeholders, con l’obiettivo di proteggere i professionisti sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.
“Chiediamo in via prioritaria di rafforzare le leggi vigenti – conclude D’Autilia -. Inoltre, proponiamo un meccanismo di monitoraggio esteso a tutta l’Europa, l’implementazione dei programmi di prevenzione e di assistenza alle vittime. Chiediamo azioni forti per assicurare l’accesso a cure di qualità a tutti i pazienti, proteggendo la sicurezza e la libertà del personale medico e sanitario”.

12 marzo 2020

FONTE QUOTIDIANO SANITA’ (LINK: https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=82487)

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