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anno II numero 1 - gennaio / febbraio / marzo 2019

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25 Giugno 2025

GLI ESPERTI RISPONDONO

Aumenti stipendi, Valditara: “Anticipare quelli previsti per il contratto 2025/2027, per farlo bisogna chiudere l’attuale”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato oggi, 12 giugno, alla giornata conclusiva dell’VIII congresso Cisl Scuola che si è svolto a Trieste. Ecco le sue parole.

Le finalità della scuola secondo Valditara: libertà e lavoro

“C’è un termine che non piace ad alcuni: ‘persona’. Talvolta c’è chi ne rimane indifferente e chi è infastidito da questo termine, preferendo altri concetti, contrapponendo il termine ‘società’. ‘Persona’ è un grande valore costituzionale. Per questo abbiamo deciso di mettere al centro delle Nuove Indicazioni Nazionali la persona”.

“Ringrazio la Cisl perché non ha scelto la strada demagogica della polemica, fornendo suggerimenti che sono stati integralmente accolti. Se la scuola costituzionale mette al centro la persona, le due finalità della scuola sono la libertà e il lavoro. Dobbiamo aiutare il giovane a conseguire quella indipendenza, quell’autentica libertà che lo renda capace di trovare da sé la soluzione ai suoi problemi. La scuola deve renderlo responsabile e autonomo, aiutandolo ad avere quei presupposti idonei per inserirsi in un percorso lavorativo”.

“Se la persona è al centro abbiamo voluto dare importanza alla personalizzazione della didattica con i docenti tutor e orientatori, con Agenda Sud e Nord, per avere uguali opportunità per tutti. Da qui il potenziamento dell’italiano per gli studenti stranieri, il Piano Estate, l’idea di una nuova maturità. Per avere ancora un senso dovrebbe consistere in una valutazione integrale del percorso di maturazione di una persona, che non può ridursi alla valutazione della conoscenza dei logaritmi”.

Contratto scuola, Valditara: “Successo aver previsto risorse per i prossimi due”

“All’istruzione si affianca l’educazione. Il ruolo del docente è decisivo, ed è decisivo prima di ogni altra considerazione riportare autorevolezza per i docenti anche valorizzando il loro lavoro. Ci siamo avviati in questo percorso, il primo successo di questo Governo è stata la chiusura di un contratto che da tempo non si riusciva a chiudere. Un successo è anche aver previsto le risorse per i prossimi due contratti, fino al 2030, che dovrebbero essere ulteriormente incrementate”.

“Propongo di anticipare gli aumenti previsti per il contratto 2025/2027 ma per fare questo bisogna chiudere l’attuale contratto. Ma c’è anche un altro tema, di welfare. Per me non è una mancia equiparare il personale della scuola a tutti gli altri lavoratori del pubblico impiego, prevedendo l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Abbiamo trovato le risorse per rendere definitiva questa assicurazione”.

“Un’altra misura è l’assicurazione sanitaria. Abbiamo messo le risorse, dal 2026 sarà disponibile, sarà il contratto a definire le prestazioni erogabili. Ci saranno anche altre misure. Stiamo ragionando per ripristinare la diaria per i viaggi di studio. Il docente che accompagna gli studenti deve avere riconoscimento economico. Stiamo riflettendo anche sul tema buoni pasto”.

“Poi è importante anche, socialmente, diffondere il valore straordinario di docenti e dirigenti, che manca rispetto ad anni fa. Da qui a cascata discende tutto, come la tradizionale disattenzione della politica verso la scuola. C’è una sottovalutazione generalizzata. Dobbiamo far conoscere quello che ogni giorno l’insegnante fa”.

“L’autonomia va valorizzata. Vedo una straordinaria passione che i media non riportano. Spesso si parla solo delle problematiche della scuola. La nostra scuola non è inferiore ad altri Paesi. La scuola ha un altro ruolo fondamentale: far crescere anche il territorio. Ci vuole anche la formazione sempre più incentivata. Ma ci vuole a mio avviso anche un altro aspetto: la consapevolezza che il rispetto parte da noi stessi, la consapevolezza del ruolo alto e nobile dell’insegnante per la società italiana. Avendo questo orgoglio insieme possiamo fare tante cose, non solo per la scuola italiana ma per tutta la società”, ha concluso.

TECNICA DELLA SCUOLA
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