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anno II numero 1 - gennaio / febbraio / marzo 2019

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GLI ESPERTI RISPONDONO

RIUNIONE INTERLOCUTORIA ALL’ARAN DELLA COMMISSIONE PARITETICA SULL’ORDINAMENTO PROFESSIONALE

La FLP denuncia il forte ritardo e rivendica prospettive di carriera per i lavoratori del comparto!

Il 25 ottobre si è finalmente tenuta la prima vera riunione della commissione paritetica sull’ordinamento professionale prevista dal CCNL Funzioni Centrali.

La FLP ha chiesto che si lavori a ritmi serrati e senza vincoli. Questa Commissione ha già accumulato un ritardo abissale: l’attuale ordinamento non corrisponde più a nessuna della realtà confluite nel Comparto.

In questi anni le amministrazioni si sono nascoste dietro il blocco dei contratti e le OO.SS. firmatarie del CCNL hanno dato loro una mano accettando un contratto privo di ordinamento professionale, tollerando che una Commissione che doveva terminare i lavori a maggio iniziasse a fare sul serio solo a ottobre, a due mesi dalla scadenza.

Dopo tutto il tempo perso non ci accontentiamo di un simulacro buono solo a legittimare lo stop delle carriere nel pubblico impiego. Abbiamo chiesto che si proceda laddove sia possibile fare modifiche a legislazione vigente e che la Commissione proponga alla politica modifiche legislative che rimuovano le criticità laddove queste limitino l’intervento.

Anche il Presidente dell’Aran ha convenuto sull’esigenza di procedere senza limitazioni: questo ci conforta ma ora aspettiamo passi concreti.

Ci sono misure non più rimandabili: lo svuotamento della prima area; la rimozione del vincolo all’accesso dall’interno all’area dei funzionari ai lavoratori privi del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno; la creazione di un’area di quadri e professionisti per tutto il Comparto; l’aumento delle posizioni economiche nelle aree. Se poi si vuole essere davvero innovativi, bisogna lavorare per un’organizzazione del lavoro moderna, capace di autoregolarsi e trovare al proprio interno le soluzioni migliori, dotata di flessibilità di ruoli, competenze sempre maggiori a tutti i livelli della catena gerarchica e riconoscimenti adeguati per i lavoratori.

Governi e amministrazioni hanno frenato su questa strada, preferendo il piccolo cabotaggio, approfittando della decennale crisi economica per riaffermare un potere unilaterale che avrà risparmiato qualche miliardo di euro a danno dei lavoratori pubblici, ma che è costato al sistema paese molto di più in termini di competitività e di mancati servizi.

Questa Commissione deve essere il primo passo verso la modernizzazione e gli investimenti in capitale umano, non certo un’altra scusa per tergiversare.

 

A cura di Elio Di Grazia – Ufficio Politiche Contrattuali della FLP

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