L’Agenzia del farmaco ha dato il via libera alla somministrazione del siero prodotto dalla società Usa. L’Italia avrà 10 mln di dosi
Roma, 7 gennaio – Tutto come da programma. Per il piano di vaccinazione arrivano gli auspicati rinforzi: il vaccino di Moderna è stato approvato dall’Aifa. Dopo il via libera arrivato dall’Ema, il 6 gennaio, c’è stata la ratifica ufficiale anche in Italia. Per completare il “tridente di vaccini”, manca solo AstraZeneca, su cui il governo ha investito particolarmente. “Da oggi abbiamo uno strumento in più per la nostra campagna di vaccinazione su cui stiamo investendo ogni energia”, ha scritto su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Le dosi, al momento già acquistate dall’Italia, sono dieci milioni: un passo in avanti fondamentale visto che finora solo il siero della Pfizer aveva ricevuto il placet delle autorità europea e quindi di quella italiana. La valutazione ha portato all’esito previsto: il vaccino, per sicurezza e benefici, è sovrapponibile all’altro già in via di distribuzione e somministrazione. “Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni”, spiega una nota dell’Aifa. A differenza del siero della Pfizer, poi, il richiamo, ossia la seconda iniezione, deve avvenire a distanza di 28 giorni e non di 21. L’acquisizione dell’immunità è prevista a distanza di due settimane dalla seconda somministrazione. L’iter dalla prima iniezione all’immunità è di circa un mese e mezzo.
Per quanto riguarda la conservazione servono temperature comprese tra i -15° e -25°, tuttavia il vaccino “è stabile tra +2° e +8° per 30 giorni se in confezione integra”, sottolineano dall’Agenzia italiana. Infine, il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione: è quindi già pronto all’uso. “Salutiamo con entusiasmo la possibilità di mettere a disposizione un secondo strumento per questa campagna vaccinale che sta raggiungendo ottimi risultati in Italia. Si tratta di un vaccino sostanzialmente equivalente rispetto al primo, con dati molto convincenti rispetto a tutte le popolazioni a rischio”, ha commentato il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini. Parole di soddisfazione sono arrivate anche dal presidente dell’Agenzia, Giorgio Palù: “La scienza ci ha fornito in pochissimo tempo un’altra arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio, ma anche limitare la circolazione del virus se, come è auspicabile e come sta in affetti accadendo, l’adesione alla campagna vaccinale sarà convinta e sostenuta”.
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. AccettaMore info
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.