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GLI ESPERTI RISPONDONO

Pensioni minime, Di Maio promette aumenti ma i conti non tornano

La pensione di cittadinanza è solo annunciata, ma già fa discutere. Durissimo l’ex ministro Damiano: “Soltanto con un imbroglio contabile si può fare ciò che il Governo promette”. Alzare le pensioni minime e di invalidità a 780 euro costa 12 miliardi

ensione di cittadinanza di 780 euro, per tutti. Le parole del vicepremier Luigi Di Maio rimbalzano da Alleghe dove, incontrando la stampa, oltre a ribadire (a dispetto delle indiscrezioni) che il reddito di cittadinanza sarà riservato solo a cittadini italiani, ha anche annunciato che il governo intende ritoccare le pensioni alzando le pensioni minime a 780 euro, e le pensioni di invalidità a 780. 

Non solo: il ritocco al rialzo delle pensioni, secondo quanto annunciato dal leader del Movimento 5 stelle, dovrebbe essere adottato già “tra febbraio a marzo”.

La misura che il governo ha ribattezzato come “pensione di cittadinanza“,è inserita nella nuova legge di bilancio, ma che sarà realtà solo con l’emanazione del decreto attuativo, atteso entro la metà di gennaio

Eppure i conti non tornano. Come mette in evidenza Cesare Damiano, ex sindacalista e ministro del lavoro con il Governo Prodi, per fare quanto promesso da Di Maio il Governo dovrebbe trovare oltre 12 miliardi.

Pensioni, aumenti alle minime? Chi riguarda

Oggi secondo i dati dell’Inps, oltre due milioni di pensionati possono contare su una assegno medio 3400 euro

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Fino a 500 euro al mese ci sono più di 2 milioni di pensionati che hanno un assegno medio di 3.400 euro all’anno. Bisogna portarli a 9.360 euro (780×12). Aggiungere circa 6.000 euro all’anno a più di 2 milioni di persone costa 12 miliardi.

“Di Maio ci spieghi dov’è lo stanziamento nella legge di Bilancio. Soltanto con un imbroglio contabile si può fare ciò che il Governo promette” conclude Damiano.

Effettivamente come si legge nel testo della Manovra 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo stanziamento per la riforma delle pensioni appare non congruo all’annunciato sforzo di spesa.

Il testo della legge di bilancio 2019

Al comma 255 si legge infatti come “Al fine di introdurre nell’ordinamento le pensioni di cittadinanza e il reddito di cittadinanza […] nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è istituito un fondo denominato « Fondo per il reddito di cittadinanza », con una dotazione pari a 7.100 milioni di euro per l’anno 2019, a 8.055 milioni di euro per l’anno 2020 e a 8.317 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021. Con appositi provvedimenti normativi, nei limiti delle risorse di cui al primo periodo del presente comma, che costituiscono il relativo limite di spesa, si provvede a dare attuazione agli interventi ivi previsti”

Va ricordato che pensioni di cittadinanza e reddito di cittadinanza attingono allo stesso budget stimato dal Governo. E per alcuni calcoli la misura sarà ben più onerosa. Secondo la proiezione de Il Sole 24 ore la platea potenziale per i richiedenti della pensione di cittadinanza è ancora più larga.

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A chi spetta la pensione di cittadinanza (Il Sole 24 Ore, 17 agosto 2018)

Pensioni per invalidi, vincoli più stretti

Attualmente la pensione per gli invalidi civili totali ammonta a 280 euro (305,56 per i ciechi civili totali), cui in alcuni casi si somma l’accompagnamento (516 euro): secondo l’annunciata riforma delle pensioni, l’importo della pensione d’invalidità non potrà più essere inferiore a 780 euro.

Tuttavia questo beneficio non spetterà a tutti. La “pensione di cittadinanza” per gli invalidi è riservata a chi percepisce un reddito molto basso. Si abbassa infatti anche la soglia massima prevista per l’Isee: se prima infatti il limite di reddito era pari a 16.664,36 euro, il nuovo importo minimo è previsto solo per chi abbia un Isee inferiore a 9.300 euro.

https://www.today.it/economia/pensione-cittadinanza.html

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