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GLI ESPERTI RISPONDONO

Covid. Infermieri e assistenti sanitari disertano il bando di Arcuri per i “vaccinatori”, mentre è boom di domande da parte dei medici. E così i soldi per pagarli potrebbero non bastare

Ad oggi si sono infatti proposti 14.808 medici (a fronte di una richiesta di 3.000), 3.980 infermieri e 408 assistenti sanitari (ovvero 7.612 meno di quelli richiesti. Da esaminare poi altre 4.997 domande non ancora distinte per professione. Individuate anche le 5 agenzie per il lavoro cui è demandata l’assunzione per sei mesi di questi operatori. Il problema è che se non cresceranno le domande di infermieri e assistenti sanitari il budget stanziato non sarà sufficiente in quanto un medico costa più del doppio delle altre due figure professionali. IL DOCUMENTO

07 GEN – Sono 24.193 le adesioni arrivate per il bando indetto per reclutare personale per le vaccinazioni contro il Covid. Di queste, 19.196 sono le domande già completate e 4.997 quelle in fase di compilazione (di cui però non è ancora nota la professione). Delle domande completate, 14.808 sono state inoltrate da medici, 3.980 da infermieri e 408 da assistenti sanitari.

Questi gli ultimi dati comunicati daI Commissario all’emergenza Covid relativi al bando del dicembre scorso per il reclutamento di 15mila operatori  (3mila medici e 12mila infermieri e assistenti sanitari) per cui la legge di Bilancio ha stanziato 534,2 milioni di euro, di cui 25,4 quale margine per le Agenzie del lavoro e i restanti 508 per pagare i nove mesi di contratto previsti dal bando.

Quindi al momento risultano molti più medici di quanti richiesti nel bando (quasi 12mila in più) e molti meno infermieri e assistenti sanitari (circa 7.600 in meno). Il problema è che il finanziamento messo a bilancio si basa su un calcolo dei compensi da erogare a medici e operatori di, rispettivamente, 6.538 euro mensili lordi e 3.077 euro mensili lordi per nove mesi di lavoro.

E’ chiaro che se i numeri non cambieranno e gli infermieri e gli assistenti sanitari continueranno a “disertare” il bando, Arcuri dovrà rifare i conti e riparametrare il tutto perché, se è vero che la legge di bilancio lo autorizza a “modificare il numero massimo di medici nonché quello di infermieri e di assistenti sanitari che possono essere assunti dalle agenzie nel limite di spesa complessiva”, è una possibilità da esercitare comunque nei limiti del budget assegnato, e con gli oneri contrattuali attualmente previsti un medico costerebbe più del doppio di un infermiere o assistente sanitario.

Quindi o si assumono più medici diminuendo il numero complessivo degli operatori da contrattualizzare oppure molte delle domande dei medici non potranno essere soddisfatte.

Proprio oggi la Fnopi ha sollevato il probema adducendo tra i motivi della scarsa partecipazione degli infermieri al bando la mancanza di assicurazioni da parte del Ministero sul diritto per gli infermieri libero professionisti ad essere comprese tra le categorie per le quali il vaccino anti-covid è prioritario e conseguentemente essere vaccinati quanto prima.

Il Commissario segnala inoltre che sono state individuate le 5 agenzie per il lavoro (vedi i nominativi e le aree geografiche in cui opereranno nel documento allegato) cui spetterà la stipula dei contratti a tempo detrminato con gli operatori. Si stima di contrattualizzare le Agenzie per il lavoro il 7 gennaio e di trasferire i curricula del personale l’8 gennaio e che le Agenzie possano rendere disponibili i primi candidati a partire dal 20 gennaio.

Il Commissario ricordo poi che l’ipotesi di base sulla quale si basa la stima di fabbisogno di personale tiene conto di diversi fattori quali:
– Disponibilità di vaccini
– Adesione del 100% della popolazione
– Adesione del 100% della popolazione
– Produttività basata su 6 vaccinazioni/ora per 37 ore settimanali nei centri vaccinali
– Fabbisogno distinto tra il modello “freeze” (personale addetto nei 293 punti per la somministrazione del solo vaccino Pfizer che ha bisogno di temperature molto basse di conservazione) e il modello “cold” (personale addetto alla somministrazione dei vaccini Moderna e J&J che necessitano di temperature più elevate)
– Stima andamento fabbisogno di personale definita per 9 mesi, in coerenza con le attuali previsioni normative.

Nel documento si spiega come, per quanto riguarda il modello “freeze”, sui dati forniti dalle Regioni, il personale ad oggi impegnato nella somministrazione del vaccino Pfizer è stimato in 3.500/3.800 persone. Pertanto, l’integrazione di personale prevista è al massimo di 1.500 persone al mese.

Per quanto invece riguarda il modello “cold”,viene prevista la fornitura totale del fabbisogno di personale, con un picco di 15.129 unità da impiegare previsto nei mesi di luglio, agosto e settembre 2021.

Infine, per quanto riguarda la distribuzione del personale tra regioni, si spiega che questa è stata definita sulla base della popolazione.

07 gennaio 2021
© Riproduzione riservata

 

FONTE: QUOTIDIANO SANITA’ (LINK: https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=91316)

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