Novità sugli stipendi e sui premi dei lavoratori #statali sono attese con il rinnovo dei contratti e con la riforma della #Pubblica Amministrazione del ministro Madia. Dopo il tentativo non riuscito di eliminare i premi indiscriminatamente a tutti i dipendenti statali con la riforma Brunetta, secondo quanto riferisce Il Sole 24 Ore i parametri della distribuzione dei premi arriveranno con il rinnovo dei contratti del pubblico impiego che fisserà percentuali diversificate, da comparto a comparto, per finire ai singoli gli enti. Si tratterà di parametri flessibili per andare incontro alle diversità di impiego tra diverse realtà del pubblico impiego.

Contratto statali 2017: aumenti di stipendio e premi nella Pubblica amministrazione

La riforma dei premi di merito rappresenta uno dei pilastri del nuovo corso della Pubblica amministrazione e del rinnovo dei contratti degli statali. E, con lo sblocco dei contratti, non verrà attuata la riforma dell’ex ministro Brunetta che prevedeva due variabili sui premi. La prima prevedeva che oltre la metà della quota prevalente dei fondi andasse a favore dei premi e quindi del salario accessorio. Ma ciò comportava l’allegerimento di altre voci della busta paga, come le indennità per lavori a rischio e disagevoli (si pensi ai dipendenti statali che lavorano per strada). La seconda variabile riguarda la spartizione della quota dei premi che sarebbe dovuta avvenire sulla base delle tre fasce di merito, con l’ultima esclusa dai premi e, dunque, dagli aumenti di stipendio. La riforma della Pubblica amministrazione della Madia sta intraprendendo un percorso differente. Da un lato, la bozza del decreto che verrà presentato al Consiglio dei ministri a febbraio, prevede che i contratti nazionali possano derogare alle norme di legge. Dall’altro la necessità di differenziare i premi e, quindi, il merito dei lavoratori statali.

Riforma Pubblica amministrazione e contratti statali: le novità

Pertanto, nel nuovo modello della Pubblica amministrazione e all’interno dei contratti degli statali verranno previsti due sistemi di obiettivi: i primi, quelli nazionali, definiranno le priorità strategiche della Pubblica amministrazione nel suo insieme, mentre i secondi andranno a specificare le priorità di ogni singolo ente. Per il momento, in attesa che ciascun contratto pubblico definisca gli obiettivi specifici degli enti, il quotidiano economico anticipa quelle che saranno le priorità generali: è facile intuire che il sistema dei premi andrà ad integrare la nuova disciplina sulle cause di licenziamento breve dovute alle assenze sistematiche e strategiche. La riforma dei premi mirerà a decurtare il salario accessorio dei dipendenti statali che dovessero assentarsi troppo spesso nelle giornate del lunedì o del venerdì, oppure in determinate date congiunte a festività e ponti. Anche se si dovrà attendere la riforma del pubblico impiego per diversificare in maniera indubbia le assenze giustificate da quelle non motivate. #Contratti statali

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