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GLI ESPERTI RISPONDONO

Miracoli senza risorse? No Grazie, abbiamo già dato!

Miracoli senza risorse? No Grazie, abbiamo già dato!

Si è svolto con esito negativo il confronto tra il Ministero della Salute, rappresentato dalla dott.ssa Grazia Corbello, il Comitato di Settore rappresentato dalla dott.ssa Marina Principe e i rappresentanti del Nursind, Donato Carrara e Salvatore Vaccaro, mediati dal Ministero del Lavoro per il suo rappresentante, dott. Giorgio di Pilato.

Un incontro scontato dove le parti hanno rimarcato le rispettive posizioni.

Da parte del Comitato di Settore delle Regioni si è tenuto a precisare una certa vicinanza alle tematiche infermieristiche che già in altre occasioni sono state oggetto di confronto, in particolare tra il Segretario Nazionale Nursind Andrea Bottega e il Presidente dott. Garavaglia, come la necessità di poter esonerare dalle notti gli over 50, l’introduzione di un’indennità specifica infermieristica, il superamento del vincolo di bilancio dell’1,4% per le nuove assunzioni. Il Comitato di settore ha già evidenziato al Governo nelle sue controdeduzioni sulla manovra economica 2017 del 13/7/16 che gli attuali stanziamenti sono insufficienti sia a garantire i Lea che il Patto per la salute oltre che il rinnovo dei contratti. Il 7/9/16 il Comitato di settore ha invitato il Governo a mettere agli atti del MEF la richiesta di ulteriori 2 miliardi per soddisfare tali problematiche.

Il Ministero della Salute da parte sua ha precisato di avere a cuore le condizioni infermieristiche, in particolare la tematica dell’orario di lavoro e il riconoscimento economico per le competenze avanzate, evidenziando che all’interno della manovra di bilancio è impegnato al massimo per concretizzarle. Ha precisato inoltre che il rispetto dei commi 541 e 543 della legge di stabilità 2015 è in fase di attuazione attraverso complicati e difficili tavoli tecnici che coinvolgono fino a livello locale le Aziende affinchè vengano definiti i piani di fabbisogno di personale ed il rispetto dell’art. 22 del Patto per la salute.

Nursind non ha esitato ad esplicitare ai presenti che i tempi della burocrazia non coincidono con quelli dei servizi per l’utenza. Utenza che alle 7 del mattino bussa alla porta e pretende i servizi promessi. Abbiamo evidenziato che stante il finanziamento attuale (300 ml.) i dipendenti pubblici si ritroverebbero a restituire dai 7 agli 8 euro di indennità di vacanza contrattuale percepita dall’aprile 2010 per un totale di circa 800 euro, ricordando che tale indennità copre solo il 50% dell’indice di svalutazione.

Abbiamo ricordato la necessità di specificare le condizioni che potrebbero consentire il riconoscimento di lavoro usurante alla nostra professione, indicando che al pari delle Forze dell’Ordine, noi infermieri siamo al fronte ormai da troppo tempo e nel frattempo siamo invecchiati e logorati, oltre che più costosi al sistema visto che si è inquadrati per la maggior parte nelle ultime fasce economiche (gli infermieri giovani costerebbero il 35% in meno).

Tentativi poco convinti dei rappresentanti istituzionali  di  giustificare un’azione di governo tanto penalizzante per la nostra categoria costretta a compensare tutti i giorni le carenze del Sistema.
I commi 541 e 543 pur essendo in fase di attuazione, con tempi biblici, rischiano di veder annullato l’auspicio con cui erano stati scritti. Nel frattempo negli ospedali si lavora in condizioni di estremo disagio che mettono a rischio gli utenti stessi che si affidano alle strutture sanitarie. Tutto questo, noi del Nursind, non possiamo accettarlo.

Via libera quindi alle iniziative delle parti: il Governo dal canto suo presenterà per il prossimo 20 ottobre il DPEF e noi infermieri saremo pronti a dire la nostra con le azioni  che riterremo utili a farci ascoltare.

Roma, 28 settembre 2016

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