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anno II numero 1 - gennaio / febbraio / marzo 2019

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25 marzo 2024

GLI ESPERTI RISPONDONO

ENTRATE – PROGRESSIONI ECONOMICHE NON VI E’ UN MINUTO DA PERDERE

Ottima risposta dei lavoratori all’iniziativa FLP della raccolta di firme…ma il negoziato deve partire subito 

A pochi giorni dal lancio della raccolta delle firme per rivendicare una nuova fase di procedure di sviluppo economico che, in un arco temporale definito, siano in grado di dare risposte a tutto il personale, iniziano già a giungere i primi documenti da numerosi Uffici.

Siamo appena all’inizio e nei prossimi giorni, con le iniziative e le assemblee già programmate o in corso di definizione, l’iniziativa entrerà nel vivo. Dei risultati che ne deriveranno daremo puntualmente conto, in tempo reale, sul nostro sito www.flpagenziemef.it.

Ma una cosa deve essere chiara. L’azione deve essere di ampio respiro e contestuale.

Di pari passo all’iniziativa ed alla mobilitazione sui posti di lavoro, che lo ricordiamo non è solo contro la cosiddetta intesa programmatica del 14.12.2016 firmata da Cgil, Cisl, Uil e Salfi e le somme al ribasso ivi previste, ma è anche per rivendicare la quantificazione e l’utilizzo  per le progressioni di tutte le risorse certe e stabili del Fondo 2017, è necessario anche attivare  con immediatezza il tavolo negoziale con l’Agenzia.

Per costringerla ad uscire allo scoperto rispetto ai tempi ed ai contenuti della proposta.

A tutt’oggi, infatti,  il “non accordo” del 14 dicembre 2016  è servito solo all’Agenzia per finanziare con le risorse del Fondo 2017 le posizioni organizzative e di responsabilità e, cosa ancora più grave, individuare una somma al ribasso per le future progressioni.

Ma se vogliamo che effettivamente i passaggi abbiano decorrenza 2017, considerati i tempi necessari per la stipula di un vero accordo, per le certificazioni dei revisori dell’Agenzia e di Funzione Pubblica e Ragioneria dello Stato, per la pubblicazione dei bandi, lo svolgimento delle procedure e la pubblicazione delle graduatorie, capite bene che i tempi sono stretti, molto stretti già ora.

Anche per scongiurare quello che potrebbe accadere ove passasse a breve la “Riforma” Madia che prevede solo il 20% massimo di passaggi all’anno.

Ecco il perché in data odierna, contestualmente all’avvio della raccolta delle firme, che dovranno pesare e come sul negoziato, per il rispetto che si deve alla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori, con la nota allegata abbiamo chiesto ai vertici dell’Agenzia l’immediata apertura delle trattative. Perché per raggiungere l’obiettivo è necessario che ci sia un tavolo negoziale e che produca dei veri effetti il prima possibile.

Per evitare non solo che si perpetui lo scippo delle risorse, ma anche che si concretizzi la beffa di perdere l’annualità 2017, dopo che colpevolmente si è abbandonata quella 2016.

Roma, 26/01/2017

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